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Il programma
Il metodo
Il programma partecipato è il risultato di un’elaborazione durata da settembre 2023 ad aprile 2024, frutto del dialogo con centinaia di cittadini e con la società civile, attraverso quattro Assemblee pubbliche, più di quaranta incontri con gruppi di esperti, incontri con la cittadinanza e passeggiate nei quartieri e nelle frazioni.
Il programma completo, diviso in nove punti, è visionabile integralmente sul sito: www.lacomunediferrara.it
Una città a misura delle persone che la abitano e che la attraversano, che non sottovaluta le paure, ma nemmeno le ingigantisce. Che persegue la giustizia sociale e riduce le diseguaglianze con un Piano locale contro la povertà con terzo settore e mondo del lavoro. Che istituisce un Forum per l’uguaglianza e la diversità al fine di prevenire e contrastare qualsiasi discriminazione basata su genere, disabilità, nazionalità, confessione religiosa, orientamento sessuale, identità di genere, età.
Una Ferrara sicura, in cui tutte e tutti, a qualsiasi età, possano sentirsi a proprio agio ad ogni ora del giorno e in qualsiasi luogo. Una Ferrara che promuove la cittadinanza attiva e la socialità nei quartieri e nelle frazioni, introducendo il vigile di quartiere e il controllo di vicinato in stretto coordinamento con le forze dell’ordine.
Una Ferrara che integra le Assemblee di cittadine e cittadini nei percorsi decisionali determinanti per il futuro della città, incoraggiando pratiche di democrazia sul territorio – a livello di quartiere o tematico –favorite dalla presenza di spazi di aggregazione e partecipazione, per il volontariato e il terzo settore. Una città che promuove il protagonismo e la cittadinanza consapevole anche dei suoi abitanti più giovani, ad esempio con l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze.
Una Ferrara che valorizza le forme di cultura prodotte ogni giorno offrendo spazi sostenibili per fare arte, musica e teatro. Che finanzia le residenze artistiche e crea le condizioni perché le conoscenze e competenze derivanti dalla ricerca nelle scuole e nell’Università siano messe al servizio della crescita umana ed economica della città. Una Ferrara in cui le biblioteche restano aperte più a lungo, arricchite di proposte culturali e servizi di prossimità. Che si impegna per la riapertura del Cinema Boldini e della Biblioteca/Videoteca “Vigor”, e per rigenerare gli spazi dell’Ex Cavallerizza, trasformandoli nel luogo performativo d’elezione per danza e prosa sperimentali, Teatro Ragazzi e molto altro. Una città che programma in maniera integrata eventi culturali e sostenibili.
Una città che vuole raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica e si impegna per la sostenibilità in tutti i settori. Che contrasta l’inquinamento dell’aria ridisegnando gli spazi pubblici per favorire la mobilità dolce e la sicurezza, costruendo circuiti ciclabili interconnessi tra loro e con il trasporto pubblico, potenziando le corse, estendendone l’orario e rendendolo progressivamente gratuito. Che predispone parcheggi scambiatori gratuiti alle porte della città collegati al centro da navette frequenti.
Una Ferrara “città-parco” che crea corridoi verdi di raccordo con la campagna per aumentare la biodiversità e ridurre i rischi delle ondate di calore. Che si oppone alla cementificazione e al consumo di suolo, che de-pavimenta e realizza infrastrutture adatte al contenimento per fronteggiare il rischio di alluvioni e allagamenti. Una Ferrara che, a partire dagli edifici pubblici, incentiva le forme di autoproduzione delle energie rinnovabili, come ad esempio le comunità energetiche.
Una Ferrara che rende pubblica e partecipata la gestione dell’acqua e dei rifiuti per risparmiare e investire i soldi in modo efficiente. Che tutela le risorse e persegue l’obiettivo “Rifiuti Zero” per ridurre l’inquinamento; che predispone un Piano del verde pubblico e promuove i servizi eco sistemici; che predispone un Piano casa con un investimento straordinario sul suo patrimonio abitativo e incentiva i contratti di locazione a canone concordato, per rendere sostenibili i costi dell’affitto. Una città che sperimenta forme di abitare collaborativo: cohousing per giovani e famiglie, condomini solidali, cooperative e comunità di abitanti.
Una città che favorisce attivamente la salute dei suoi cittadini investendo nella prevenzione e nella cura, garantendo servizi adeguati alle persone di tutte le età. Contrasta le solitudini e previene gli isolamenti, soprattutto della popolazione anziana.
Un’Amministrazione comunale che monitora la situazione delle strutture sanitarie pubbliche sul territorio ferrarese – ora caratterizzate da lunghe liste d’attesa per la prenotazione di prestazioni diagnostiche, visite specialistiche e interventi chirurgici – grazie alla partecipazione attiva del Sindaco alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria. Una città inclusiva per le persone con disabilità, che abbatte le barriere architettoniche, supporta i caregiver e le politiche del “dopo-di-noi”. Che promuove un’alimentazione sana e lo sport in tutte le fasi della vita. Che attrezza un’area cittadina a cimitero degli animali da compagnia, piantando un albero per ciascuna/o di loro.
Una Ferrara che, a partire dalla sua centenaria tradizione culturale, dalla sua prestigiosa Università e dalle sue tante eccellenze, abbraccia una visione strategica integrata di medio e lungo periodo, tesa a perseguire gli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Che utilizza gli strumenti di Amministrazione condivisa, con al centro la co-programmazione e la co-progettazione, al fine di promuovere un sistema territoriale che valorizzi le vocazioni del nostro territorio in termini di innovazione e competenze distintive.
Una città che promuove la sinergia tra gli Istituti Tecnici, l’Università, le società che operano all’interno del Polo chimico e le società che gestiscono i servizi pubblici locali del territorio per facilitare la transizione alla chimica verde e promuovere occupazione.
Una Ferrara che sviluppa e rafforza la rete dei servizi 0-6 anni tramite l’abbattimento progressivo delle liste d’attesa e i costi a carico delle famiglie. Che rafforza la collaborazione con e tra le Istituzioni Scolastiche per aprire le scuole anche in orario extra scolastico favorendo aggregazione e progetti formativi. Una città che stipula un Patto per e con i giovani, sostenendo i loro progetti di autonomia, rafforzando le reti di orientamento allo studio e al lavoro, potenziando servizi sostenibili come spazi di coworking, incubatori di impresa, convenzioni con servizi sul territorio e creando un piano casa su misura.
Una Amministrazione Comunale che insieme all’Università, alle imprese, alle istituzioni culturali e sociali lavori per realizzare una città campus che produca non solo titoli di studio per nuovi emigrati, ma anche opportunità lavorative e culturali nel territorio, favorendo la sua internazionalizzazione.
Una città a misura di donna è una città a misura di tutte e tutti.
È tempo di cambiare, di approcciare la cultura, la politica, il lavoro e ogni ambito della vita in modo diverso. È tempo di abbandonare un atteggiamento predatorio, aggressivo e muscolare per abbracciare concretezza, attenzione, cura, solidarietà e rispetto dei propri tempi personali. E’ tempo per una pianificazione urbanistica in un’ottica di genere e di sostenibilità ambientale, per spazi in cui sentirsi sicure e libere. Tante le proposte concrete per promuovere parità e politiche di genere sul lavoro, a scuola e nell’Amministrazione comunale e per essere sempre più libere di scegliere.
ANNA ZONARI
Mi chiamo Anna Zonari, ho 53 anni e una figlia di 19, al primo anno di Università.
Sono una psicologa clinica e di comunità e ho esercitato in libera professione per una ventina di anni.
Al contempo, per il Centro Servizi Volontariato, negli ultimi 20 anni mi sono occupata di formazione e di progetti di comunità, in vari ambiti:
- integrazione,
- lotta alle discriminazioni,
- contrasto alle povertà,
- promozione del volontariato ai giovani
Lavoro al Centro Servizi per il Volontariato Terre Estensi di Ferrara e Modena (dato dalla fusione nel 2020 di Agire Sociale CSV Ferrara e ASVM Modena), dove attualmente sono responsabile dell’area Sostegno e Sviluppo di Enti di Terzo Settore e coordinatrice dell’Università del Volontariato di Ferrara Modena.
Tra i progetti collettivi più rilevanti di cui mi sono occupata negli ultimi 10 anni, ricordo in particolare l’avvio degli empori solidali di Ferrara, Codigoro ed Argenta (dallo studio di fattibilità all’autonomia del progetto), in collaborazione con i Comuni di riferimento e decine di organizzazioni di varia natura (pubblico, privato sociale, profit).
Il mio lavoro, in particolare, consiste nella facilitazione di gruppi di lavoro (team di progetto), con particolare attenzione alla cura dei processi.
Per me è sempre stato importante sentire che la mia attività professionale è in piena coerenza con i miei valori e all’impegno per il bene comune, la giustizia sociale e climatica. Nel tempo non lavorativo, ho sempre fatto volontariato e/o attivismo, interpretando da sempre la politica come una politica dal basso, una politica della cura.
Per una decina di anni sono stata volontaria nella caritas parrocchiale del paese in cui ho vissuto a lungo, Tresigallo, prima di rientrare ad abitare a Ferrara 5 anni fa.
Nel 2019 mi sono avvicinata al movimento Parents For Future (che in quel momento era costituito da una quindicina di gruppi locali in Italia) e mi sono occupata di promuovere e coordinare un percorso che ha portato, a gennaio 2020, alla nascita di Parents for Future Italia come comunità capace di mantenere la sinergia con il livello locale, ma anche di sostenere progettazioni a livello nazionale.
Nel 2020, come coordinatrice di Parents for future Ferrara, sono stata tra le promotrici di un coordinamento di comitati, associazioni e gruppi attivi in città nel contrasto all’emergenza climatica ed ecologica, che poi ha dato vita alla Rete Giustizia Climatica di Ferrara, con il lancio di 3 petizioni e la raccolta di più di 1000 firme per ciascuna (agenda lavoro, mobilità, forestazione).
Nel 2021 ho promosso la nascita dell’equipaggio di terra ferrarese di Mediterranea Saving Humans, di cui sono coordinatrice e che ha visto, in 3 anni di attività, quintuplicare il numero di soci e socie.
Nel 2022 sono stata promotrice di una raccolta fondi che ha portato al salvataggio dal taglio di 24 ettari di foresta. Alla chiamata, lanciata con il passa parola e una pagina Facebook, hanno risposto 200 donatrici e donatori, moltissimi ferraresi.
Cito questi esempi, perché credo che una delle mie caratteristiche principali sia la facilitazione di connessioni e processi e la generatività di percorsi collettivi.
Spesso incontro persone rassegnate da una politica non più capace di appassionare e coinvolgere.
E’ anche questo che mi impegno a fare con la mia candidatura: “Insieme, si può”.